[…]Quando fai qualcosa con passione, con gioia e soddisfazione, arrivi al punto che ti innamori anche di un pezzo di legno oppure di un bullone, io con “Grillo” ci parlo.

Partiamo dall’ultima frase dell’intervista al Sig. Renato perchè racchiude i valori e la mission di #TANKTRIBE.

Il progetto #TANKTRIBE ha come obiettivo raccontare la passione di coloro che ogni giorno creano valore unendosi al loro veicolo.

La storia di Renato, di sua moglie Laura, e di “Grillo” formalmente è iniziata nel 2013, ma realmente il desiderio di avventura inizia negli anni ’70.

Da qualche mese i tre protagonisti sono in viaggio nel sud Europa, in particolare tra Francia, Spagna e Portogallo. La pandemia, purtroppo, ha limitato l’originale itinerario africano, passione comune dei coniugi.

La passione per l’Africa e per il deserto africano ha radici lontane, dapprima percorrendolo in moto in Tunisia a seguito dell’iconica Parigi-Dakar, e successivamente in fuoristrada con figlio al seguito tra Tunisia, Algeria, Mali e Niger.

“Grillo”, nella sua veste attuale, nasce nel 2013.
Si tratta di un mezzo ex Esercito Italiano del 1984 revisionato e ricostruito da Renato e dalle persone che l’hanno supportato, venendo poi asseverato da personale qualificato.

Visto per la prima volta nel Gennaio 2013 da un demolitore, è stato immediatamente acquistato e trasportato a casa dal Sig. Renato che ha colto in lui l’occasione giusta per la realizzazione di un mezzo “Overland”.

8 anni più tardi, conciliando passione e lavoro, “Grillo” è totalmente ricostruito, con cellula abitativa ed equipaggiamento adatto ad affrontare terreni sconnessi, condizioni difficili, scenari impegnativi e sfidanti.

A livello di meccanica il veicolo presenta le caratteristiche di tutti i veicoli 4×4 “overland“, in questo caso con elettronica ridotta ai minimi termini, pneumatici tassellati off-road, trazione integrale inseribile, bloccaggio sul differenziale anteriore e posteriore, e un cambio con 5 marce normali, 5 ridotte e la retromarcia.

Come detto, il veicolo è stato completamente smontato e sono state revisionate le parti utili con le opportune modifiche.

Sono stati inoltre costruiti appositi alloggiamenti per le batterie, installati due serbatoi per acque grigie e nere, e il mezzo è stato dotato di due serbatoi gasolio Padoan per un totale di 600 lt.

Due portaruote sono stati installati sulla cellula, supportati da un verricello idraulico.

Sulla parte centrale del telaio anteriore è stato installato un verricello idraulico con trazione massima di 13t, azionato da pompa idraulica installata sulla scatola cambio del veicolo.

La cellula è stata installata con un apposito sistema di ancoraggio conosciuto come “attacco a tre punti”, permettendo alla cellula di essere libera dalle torsioni del telaio, con meno stress per entrambi.

Tornando al viaggio, l’attuale avventura con durata di circa 6/7 mesi è prevista come prologo al viaggio fortemente desiderato attraverso Slovenia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Serbia, Bulgaria, Turchia, Armenia, Azerbaigian, Turkmenistan, Uzbekistan, Kazakistan, Russia e infine Mongolia con durata prevista di circa 1/1,5 anni.

Abbiamo chiesto a Renato: “Che valore ha per voi, a livello sentimentale, questo mezzo?

La risposta di Renato è l’essenza dell’unione tra uomo e veicolo: “Il valore sentimentale è inestimabile, avere atteso il concretizzarsi un sogno di parecchi anni non ha prezzo” e ancora “Il tempo impiegato a ricercare i giusti pezzi, revisionare e costruire Grillo ha consentito di creare un rapporto che va oltre all’utilizzo di un mezzo, è parte di me, di noi” concludendo “Quando fai qualcosa con passione, con gioia e soddisfazione, arrivi al punto che ti innamori anche di un pezzo di legno oppure di un bullone, io con Grillo ci parlo”.

Grazie a Renato e Laura per averci reso partecipi della vostra passione!

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Un sentito ringraziamento a Stefano Bertaina di COVENTIR (Cuneo) per averci coinvolto raccontando la storia di “Grillo” e per aver fornito i serbatoi gasolio che equipaggiano il mezzo.

 

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